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The Forum Boarium, The Temples of Portunus and Hercules (Il Foro Boario: I templi di Portunus ed Ercole)

Il tempio di Ercole, opera in marmo pentelico dell’ultima parte del II secolo a.C., è tra gli edifici più antichi di Roma. In età imperiale, forse a causa di un esteso crollo o piuttosto a completamento di un edificio mai finito, furono erette nove colonne e undici capitelli in marmo lunense. Nella bolla di Innocenzo II (1140) si dà notizia che il tempio fu trasformato per devozione popolare, verso la metà del XV secolo, in una chiesa che fu dedicata alla Madonna del Sole. Nel 1810 l’architetto Giuseppe Valadier, incaricato di curarne il restauro, propone di ripristinare l’antica tipologia del tempio: decide quindi di demolire le strutture moderne e abbatte le murature che chiudevano il colonnato. Le colonne, nuovamente isolate, mostrano subito le loro gravi sofferenze cosicché Valadier le àncora infiggendo dei perni sulla sommità dei capitelli antichi. Questo presidio già conferisce alla copertura, in mancanza dell’antica architrave e cornice, un importante ruolo strutturale. I restauri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (1989–1999) hanno consentito di creare una struttura di copertura anti-sismica, di proteggere le sculture antiche e di garantire un’adeguata sicurezza alle colonne. Il World Monuments Fund ha sostenuto questo progetto attraverso un finanziamento dell’American Express.

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